Posidippo

Posidippo
nome

Posidippo de’ Pippis

città

Minucios, a una tratta di treno da Topolinia (Calisota, USA)

prima apparizione nei fumetti

Nella storia a fumetti Pippo e il parente pedante (2021) di Roberto Moscato e Lucio Leoni.

segni particolari

Ossessivo e minuzioso, è il pippide orologiaio.

Per certi versi il cugino Posidippo potrebbe essere considerato la pecora nera della stirpe pippide.

Diversamente da molti altri parenti di Pippo, che fanno della stramberia il loro stile di vita, lui preferisce vivere con rigore e precisione assoluta. Dopotutto di lavoro fa l’orologiaio, e un po’ per indole, un po’ per deformazione professionale, di certo non potrebbe mai essere uno che vive alla giornata. È uno dei pochi consanguinei di Pippo che sembrano rappresentare per lui un problema, dato il suo modo di fare letteralmente alla rovescia: se il nostro spilungone possiede una soffitta disordinata, Posidippo ha invece una cantina nella quale tutto è rigorosamente classificato con precisione millimetrica, e così via.

Pippo inizialmente ha verso Posidippo un atteggiamento di rifiuto, simile a quello che spesso i suoi concittadini hanno di fronte alle sue stesse stramberie, ed è per questo che molto raramente lo va a trovare nel paesino di Minucios dove Posidippo vive e lavora.

Ideato da Roberto Moscato come comprimario (e nemesi) del povero Pippo, per dargli qualcuno con cui fargli ingaggiare qualche bisticcio, il personaggio appare in una manciata di storie, venendo ereditato successivamente da Giorgio Fontana, che continuerà a svilupparne il microcosmo. Storia dopo storia però i rapporti tra i due cugini si sono addolciti e Pippo finalmente ha iniziato a capire che l’ossessiva pignoleria del cugino Posidippo è in qualche modo una forma di stravaganza, degna di farlo rientrare nel novero dei De Pippis.