Lord Hatequack

nome
Lord Hatequack
città
Via dei Gatti Neri 66, Paperopoli (Calisota, USA)
prima apparizione nei fumetti
Nella storia a fumetti Zio Paperone e la maledizione delle maledizioni (2022) di Giulio Gualtieri, Marco Nucci e Giorgio Cavazzano.
segni particolari
Intellettuale brillante con un certo gusto per tutto ciò che è lugubre, dopo aver tentato di padroneggiare l’alchimia ha preferito diventare scrittore.
Ultimo erede della casata nobiliare degli Hatequack, questo bizzarro (e altissimo) ex compagno di scuola di Zia Cordelia non resisteva alla tentazione di farsi notare, distinguendosi dagli altri in ogni modo possibile.
Che si trattasse di imbacuccarsi in piena estate, camminare a testa in giù o scrivere e parlare alla rovescia, non c’era limite ai tentativi di Lord Mortimer di uscire dalle righe. Fu nello studio dell’alchimia e della magia nera che Mortimer Hatequack sembrò trovare finalmente sé stesso, al punto di abbandonare gli studi e ritirarsi nella sua villa di famiglia fuori Paperopoli in via dei Gatti Neri 66 per redigere il Tetronomiduck, un grimorio nel quale cercò di condensare anni e anni di ricerche nel campo. Solo che qualcosa andò storto e per colpa di un sortilegio maligno il povero Hatequack finì intrappolato per molti anni all’interno di un quadro nella sua magione.
Fu grazie all’intervento di Zio Paperone e Pico De Paperis che la maledizione si sciolse liberando Hatequack dalla sua prigionia e dandogli modo di recuperare gli anni perduti.
E a quanto pare lo studioso non ha perso tempo e si è rimesso in gioco come scrittore di racconti horror, mettendo nero su bianco tutto ciò che la sua mente ha inventato durante i lunghi anni di prigionia all’interno del quadro. Da allora Mortimer è stato ben accolto nel consesso di intellettuali e scienziati del Calisota stringendo una buona amicizia, oltre che con Pico, anche con i professori Marlin e Zapotec, i quali non vedono l’ora di condividere con lui certi loro segreti, data la sua esperienza nel campo dell’impossibile.
Ispirato alla figura dello scrittore H. P. Lovecraft, di cui costituisce una vera e propria controparte disneyana, Hatequack nasce dalla fantasia di Giulio Gualtieri e dalla passione di Marco Nucci per il bizzarro.
Il personaggio viene introdotto in Zio Paperone e la maledizione delle maledizioni nel quale lo vediamo uscire finalmente dal quadro in cui è imprigionato. Da quel momento in poi assumerà il ruolo di narratore di racconti dell’orrore sulle pagine di Topolino, alla maniera del classico Zio Tibia (Uncle Creepy), e aggiudicandosi una serie a lui dedicata: Lord Hatequack presenta. In questi surreali racconti di Topi e di Paperi, sospesi tra verità e finzione, Hatequack agirà all’interno delle cornici introduttive e saranno coinvolte le matite di alcuni dei più grandi artisti Disney come Casty, Enrico Faccini, Stefano Intini e Giorgio Cavazzano.
Che si trattasse di imbacuccarsi in piena estate, camminare a testa in giù o scrivere e parlare alla rovescia, non c’era limite ai tentativi di Lord Mortimer di uscire dalle righe. Fu nello studio dell’alchimia e della magia nera che Mortimer Hatequack sembrò trovare finalmente sé stesso, al punto di abbandonare gli studi e ritirarsi nella sua villa di famiglia fuori Paperopoli in via dei Gatti Neri 66 per redigere il Tetronomiduck, un grimorio nel quale cercò di condensare anni e anni di ricerche nel campo. Solo che qualcosa andò storto e per colpa di un sortilegio maligno il povero Hatequack finì intrappolato per molti anni all’interno di un quadro nella sua magione.
Fu grazie all’intervento di Zio Paperone e Pico De Paperis che la maledizione si sciolse liberando Hatequack dalla sua prigionia e dandogli modo di recuperare gli anni perduti.
E a quanto pare lo studioso non ha perso tempo e si è rimesso in gioco come scrittore di racconti horror, mettendo nero su bianco tutto ciò che la sua mente ha inventato durante i lunghi anni di prigionia all’interno del quadro. Da allora Mortimer è stato ben accolto nel consesso di intellettuali e scienziati del Calisota stringendo una buona amicizia, oltre che con Pico, anche con i professori Marlin e Zapotec, i quali non vedono l’ora di condividere con lui certi loro segreti, data la sua esperienza nel campo dell’impossibile.
Ispirato alla figura dello scrittore H. P. Lovecraft, di cui costituisce una vera e propria controparte disneyana, Hatequack nasce dalla fantasia di Giulio Gualtieri e dalla passione di Marco Nucci per il bizzarro.
Il personaggio viene introdotto in Zio Paperone e la maledizione delle maledizioni nel quale lo vediamo uscire finalmente dal quadro in cui è imprigionato. Da quel momento in poi assumerà il ruolo di narratore di racconti dell’orrore sulle pagine di Topolino, alla maniera del classico Zio Tibia (Uncle Creepy), e aggiudicandosi una serie a lui dedicata: Lord Hatequack presenta. In questi surreali racconti di Topi e di Paperi, sospesi tra verità e finzione, Hatequack agirà all’interno delle cornici introduttive e saranno coinvolte le matite di alcuni dei più grandi artisti Disney come Casty, Enrico Faccini, Stefano Intini e Giorgio Cavazzano.