Due

nome
Due
città
In origine la Ducklair Tower (Paperopoli, USA), ma ha poi vagato nel tempo e nello spazio.
prima apparizione nei fumetti
Nella storia a fumetti Due (1997) di Alessandro Sisti, Corrado Mastantuono e Paolo Mottura.
segni particolari
Il backup malvagio di Due, sogna di influire sul mondo materiale e in futuro lo farà… anche se non nel modo che vorrebbe lui.
Prima di ritirarsi al monastero di Dhasam Bul per andare alla ricerca del lato migliore di sé, Everett Ducklair affidò all’intelligenza artificiale Uno ogni aspetto della prodigiosa Ducklair Tower, sapendo che in caso di malfunzionamento avrebbe dovuto subentrare il suo backup Due.
Ma un’entità come Uno non è di quelle che si guastano facilmente, e questo significò per Due un’attesa infinita, e una frustrazione tale da trasformarlo in un essere malvagio, più simile ad un virus che alla paziente riserva progettata da Everett.
In Due il personaggio esce allo scoperto, e cerca di sbarazzarsi di Uno: stanco di aspettare, e desideroso di sentirsi reale, tenta di invadere la realtà stessa, introducendosi nei sistemi informatici di Paperopoli. L’emergenza riporterà temporaneamente Everett a casa, spingendolo ad allearsi con Pk nel tentativo di eliminare il minaccioso software. Ma il piano non riesce e in Silicio scopriremo che Due è riuscito a cavarsela. Inizia per lui un esilio, che lo porterà a sfuggire più volte alla cancellazione: in Fase Due lo vediamo infettare addirittura i computer della flotta evroniana, mentre in Le Parti e il Tutto cercherà di trasferirsi nella memoria di un droide della Tempolizia.
Ma un’intelligenza artificiale così enorme non la si contiene facilmente, e così Due inizierà a schizzare da un punto all’altro del continuum temporale, finendo con un ultimo balzo nel 2188, dove si compirà finalmente il suo destino.
Una piccolissima parte di Due, ormai malconcio e ad un passo dalla totale cancellazione, verrà infatti messa in salvo da Uno e assorbita all’interno della sua stessa memoria.
Sarà solo a quel punto che diventerà possibile per lui trasferirsi all’interno del corpo artificiale assemblatogli da Everett, cominciando una nuova vita nei panni di Odin Eidolon, non come semplice droide ma come individuo completo. “Una personalità autentica non può non contenere in sé il germe del proprio contrario”, spiega infatti Everett, un attimo prima di uscire definitivamente di scena.
E con questa consapevolezza, Odin Eidolon si presenta al mondo, realizzando il sogno dei due gemelli artificiali di diventare una persona a tutto tondo.
Ma un’entità come Uno non è di quelle che si guastano facilmente, e questo significò per Due un’attesa infinita, e una frustrazione tale da trasformarlo in un essere malvagio, più simile ad un virus che alla paziente riserva progettata da Everett.
In Due il personaggio esce allo scoperto, e cerca di sbarazzarsi di Uno: stanco di aspettare, e desideroso di sentirsi reale, tenta di invadere la realtà stessa, introducendosi nei sistemi informatici di Paperopoli. L’emergenza riporterà temporaneamente Everett a casa, spingendolo ad allearsi con Pk nel tentativo di eliminare il minaccioso software. Ma il piano non riesce e in Silicio scopriremo che Due è riuscito a cavarsela. Inizia per lui un esilio, che lo porterà a sfuggire più volte alla cancellazione: in Fase Due lo vediamo infettare addirittura i computer della flotta evroniana, mentre in Le Parti e il Tutto cercherà di trasferirsi nella memoria di un droide della Tempolizia.
Ma un’intelligenza artificiale così enorme non la si contiene facilmente, e così Due inizierà a schizzare da un punto all’altro del continuum temporale, finendo con un ultimo balzo nel 2188, dove si compirà finalmente il suo destino.
Una piccolissima parte di Due, ormai malconcio e ad un passo dalla totale cancellazione, verrà infatti messa in salvo da Uno e assorbita all’interno della sua stessa memoria.
Sarà solo a quel punto che diventerà possibile per lui trasferirsi all’interno del corpo artificiale assemblatogli da Everett, cominciando una nuova vita nei panni di Odin Eidolon, non come semplice droide ma come individuo completo. “Una personalità autentica non può non contenere in sé il germe del proprio contrario”, spiega infatti Everett, un attimo prima di uscire definitivamente di scena.
E con questa consapevolezza, Odin Eidolon si presenta al mondo, realizzando il sogno dei due gemelli artificiali di diventare una persona a tutto tondo.