B-Black

Nel mondo dello spionaggio bisogna stare sempre attenti a chi fa il doppiogioco.
Perché potrebbe stare facendo il triplo gioco.

Lo sa bene Paperino che nel ciclo di DoubleDuck si è ritrovato ad avere a che fare con svariati personaggi di dubbia moralità.

All’inizio della sua carriera, ad esempio, credeva che l’agente B Berry avesse disertato per vendere i segreti dell’Agenzia alla temibile Organizzazione. E quella volta si sbagliava di grosso, perché la spia che stava cercando era in realtà "l'insospettabile" K-Kay, mentre la lealtà di B Berry non era mai venuta meno.

Il rapporto con B Black è stato, se possibile, ancor più complicato. Questo massiccio rapace ghiotto di liquirizia non aveva preso in gran simpatia Paperino agli inizi della sua carriera, accusandolo di star ficcanasando tra le sue cose. Paperino dal canto suo, per non sbagliare, ha inserito sin da subito B Black nel suo elenco di colleghi di cui sospettare, dato il suo carattere ruvido e sgradevole. Eppure col tempo il loro rapporto si è aggiustato, e i due si sono trovati a collaborare.

B Berry e B Black non potrebbero essere più diversi: tanto trasandato il primo, nel suo ostinarsi a girare in borghese, tanto preciso e elegante l’altro.
Eppure nelle storie della saga li abbiamo visti spesso lavorare in coppia. Persino quando l’Agenzia verrà tolta di mezzo e assorbita dalla Direzione i due sceglieranno di continuare a collaborare, rifluendo insieme nel nuovo organo. Secondo il nuovo regolamento ora le loro identità segrete sono pubbliche e il loro ruolo è più che altro quello di addetti alla sicurezza. Anzi, Trasparenti Operatori Nazionali sul Terreno Informativo.

In pratica, T.O.N.T.I.