Battista
nome
Battista (in inglese Quackmore, Baptist o Albert)
città
Collina Ammazzamotori, Paperopoli (Calisota, USA)
prima apparizione nei fumetti
Nella storia a fumetti Zio Paperone e l’angolare di sicurezza (1967) di Rodolfo Cimino e Massimo De Vita. L’attuale personaggio è un’evoluzione del maggiordomo Firmino presente delle storie barksiane.
segni particolari
Serio, affidabile, ingegnoso e riservato, Battista è un maggiordomo tuttofare talmente affezionato a Paperone da lavorare senza sosta per lui, nonostante il più che misero salario.
Inventato da Rodolfo Cimino per dare a Paperone una spalla su cui piangere e su cui sfogarsi, il povero Battista è il ritratto della lealtà. Paperone lo paga poco, gli chiede molto, gli concede ancora meno.
Eppure tra i due nel corso degli anni si è sviluppato un rapporto piuttosto affettuoso, anche se tacito. Battista si prende cura del suo principale come se si trattasse di un bambino, il quale ormai si fida di lui. E conoscendo l’avaraccio, questa è già una grande cosa. Inizialmente Battista non aveva un aspetto preciso, ma progressivamente si è fatta strada la caratterizzazione che lo vuole come un canide dal naso all'ingiù e con una zazzera di ricci rossicci.
La cosa curiosa è che nelle sceneggiature di Cimino, da sempre realizzate sotto forma di storyboard, il personaggio appariva già così sin dal principio, ma soltanto a partire dagli anni 70 i disegnatori ne hanno rispettato il concept grafico.
Non è l’unico maggiordomo con cui Paperone ha avuto a che fare: prima di lui ci furono diversi archetipi visti nelle storie barksiane, come il servitore Firmino o l’autista James, mentre la villa de’ Paperoni, situata alla periferia di Paperopoli, è ancor’oggi tenuta in perfetto ordine dal suo custode Archie. Paperone però non ci passa molto tempo e preferisce risiedere direttamente nell’appartamentino in cima al Deposito, facendosi amorevolmente accudire dal paziente Battista, al quale non pesa affatto calarsi nel ruolo di maggiordomo, cuoco, autista e confidente.
Se non è dedizione, questa...
Eppure tra i due nel corso degli anni si è sviluppato un rapporto piuttosto affettuoso, anche se tacito. Battista si prende cura del suo principale come se si trattasse di un bambino, il quale ormai si fida di lui. E conoscendo l’avaraccio, questa è già una grande cosa. Inizialmente Battista non aveva un aspetto preciso, ma progressivamente si è fatta strada la caratterizzazione che lo vuole come un canide dal naso all'ingiù e con una zazzera di ricci rossicci.
La cosa curiosa è che nelle sceneggiature di Cimino, da sempre realizzate sotto forma di storyboard, il personaggio appariva già così sin dal principio, ma soltanto a partire dagli anni 70 i disegnatori ne hanno rispettato il concept grafico.
Non è l’unico maggiordomo con cui Paperone ha avuto a che fare: prima di lui ci furono diversi archetipi visti nelle storie barksiane, come il servitore Firmino o l’autista James, mentre la villa de’ Paperoni, situata alla periferia di Paperopoli, è ancor’oggi tenuta in perfetto ordine dal suo custode Archie. Paperone però non ci passa molto tempo e preferisce risiedere direttamente nell’appartamentino in cima al Deposito, facendosi amorevolmente accudire dal paziente Battista, al quale non pesa affatto calarsi nel ruolo di maggiordomo, cuoco, autista e confidente.
Se non è dedizione, questa...