Francesca Agrati - Sceneggiatore - Topolino Sito Ufficiale

Francesca Agrati

sceneggiatore
Francesca Agrati
nome

Francesca Agrati

città

Disneyland

esordio

Paperino e la minaccia in miniatura, Topolino 2940

segni particolari

Parla e scrive con le onomatopee

Impara a leggere sulle ginocchia della zia Lalla, osservando su Topolino e Almanacco Topolino i disegni con quei buffi Paperi e Topi, con un debole per le storie di Ezechiele Lupo e i Tre Porcellini (a proposito, da 35 anni ne cerca una di cui ricorda solo il finale, con una montagna di purè… chissà che qualcuno la ritrovi per lei).

A scuola le piace scrivere temi e raccontare (rigorosamente per iscritto, perché allora è ancora molto timida), scoprire la letteratura, imparare il latino. I numeri, quelli no: li sfida ogni tanto (al Liceo Scientifico non puoi fare altro) ma sa che si può essere buoni amici anche a distanza.

Studia comunicazione e pubblicità, perché nel frattempo ha imparato il fascino dei diversi linguaggi con cui esprimersi. Dopo la laurea, invia 200 curricula, contati. Il 201esimo ridendo lo manda a The Walt Disney Company. Chissà se Gastone le ha prestato un po’ di fortuna, fatto sta che inizia a collaborare, prima nell’adv, poi in Redazione, dove conosce quella che ha sempre definito come la sua “seconda famiglia”. Con Claretta prima e Valentina poi, e il supporto di tutti i colleghi più esperti, “Francy la Piccola” impara un sacco di cose su come si fa la giornalista, come si scrivono le storie, come si gestisce un sito, come si fanno progetti grandiosi. Quello che la muove è la passione, e quella sensazione di “cuore allargato” che sente ogni volta che un bambino (ma anche un grande) sorride quando incontra il mondo di Topi e Paperi.

Con tanta umiltà, sotto la supervisione di Tito Faraci, inizia anche a sceneggiare qualche storia. E insieme al mitico disegnatore Giuseppe “zio” Ferrario si diverte un mondo soprattutto con i graphic journalism. D’altra parte l’idolo di lei è Paperetta Yè Yè (insieme a Pennino e Paperoga), soprannome con cui la chiamano spesso, e con cui si presenta alla commissione per sostenere l’esame da Giornalista, con una tesina sui Toporeporter (per la cronaca: esame passato).

Al momento le velleità di sceneggiatrice pivella sono accantonate per mancanza di tempo. Ma l’entusiasmo con cui affronta la vita redazionale a Topolino (fatta anche di fumetti) non è diminuito, anzi. E sta accuratamente educando la figlia Amélie al mondo meraviglioso e unico di Topi e Paperi.