Federico Franzò - Disegnatore - Topolino Sito Ufficiale

Federico Franzò

disegnatore
Federico Franzò
nome

Federico Franzò

città

Genova

esordio

"Pico e l'incidente della bernoccologia” pubblicato su Topolino n°3149

segni particolari

Disegnatore della recente saga “Zio Paperone e il deposito sotto ASSEDIO”, copertinista di tutte (tranne una) le copertine della testata PaperSport

Nasce a Genova nella prima metà degli anni '80. Disegna in quantità industriali già da piccolissimo, annoiando chiunque gli stia intorno con i suoi lavori. Nella speranza di un po' di tregua, le maestre dell'asilo mostrano i suoi lavori a tutta la classe facendogli i complimenti, ma ottengono l'effetto contrario. Famiglia e amichetti vengono perseguitati dai suoi primi fumetti, scritti in grafia illeggibile che non sapeva ancora scrivere e quindi raccontati a voce. Gli studi nelle scuole elementari e medie negli anni '90 proseguono con la gestione di testate fumettistiche mensili autoprodotte e compagnucci di classe obbligati a leggerle. Poverini! Nei primi anni zero gli sbadigli iniziano a diffondersi in tutta Genova, frequentando i primi corsi di fumetto professionali, sia di disegno che di sceneggiatura, partecipando a mostre e iniziative culturali varie e ottenendo i suoi primi lavori per piccole case editrici locali, sia con illustrazioni che con tavole a fumetti. Nel 2004 inizia a tediare anche l'autore Disney Francesco D'Ippolito, finendo per fargli da inchiostratore dal 2006 e lavorando con lui saltuariamente fino al 2015. Dal 2012 al 2014 inchiostrerà anche per Vitale Mangiatordi. Con loro e con altri autori professionisti (tra cui gli sceneggiatori Disney Sergio Badino e Gabriele Panini, con cui ha collaborato più volte) condividerà uno studio tra i vicoli del centro storico della sua città dal 2009 al 2014. Continua a disegnare senza ritegno e a svolgere lavori per case editrici sempre più importanti fino ad approdare a Topolino nel 2015, dopo il concorso per nuovi disegnatori dell'anno precedente. Fa il suo esordio con la prima storia nel 2016. L'attività di disegnare, ininterrotta nell'arco di ormai quattro decadi (caspita, non c'avevo mai pensato, aiuto!) continua a procedere senza indugio.