Marco Palazzi

Nasco a Macerata nel 1969, ma vivo da sempre a Roma. All’asilo pubblicano il mio primo disegno sul giornalino scolastico e da lì capisco la mia vera vocazione: durante le elementari, medie e superiori riempio di vignette e fumetti i libri, i quaderni e i diari dei miei compagni. Mi laureo al D.A.M.S. di Bologna con una tesi sugli aspetti psicologici della caricatura (era destino!). Subito dopo sono tra i primi studenti dell’Accademia Disney guidata dal mitico G.B. Carpi. “Diplomato” all’Accademia, inizio a collaborare come disegnatore a quasi tutte le testate Disney: con me le Giovani Marmotte scoprono di avere una nemesi (sono il “papà” grafico di Darkus e di altri “cattivoni” del mondo G.M.), i paperi partecipano alle Olimpiadi invernali a Torino del 2006, PK vede trasformarsi Xadhoom in un’umana, Pipwolf si innamora al chiaro di luna (X-Mickey), Moby Duck vive le sue avventure nell’America di fine ‘800 (Le Storie della Baia), Topolino combatte orde di poliziotti corrotti (M.M.), affronta il suo “lato oscuro” (W.O.M.), incontra Luigi XIV e i Vichinghi (La storia vista da Topolino). Vado particolarmente orgoglioso della partecipazione allo stage tenuto dal maestro G. Cavazzano per tradurre in chiave disneyana i racconti di E. Hemingway. Sono motociclista da sempre e quando posso fuggo dalla città con la mia fidata due ruote. Le metropoli mi fanno venire l’orticaria, preferisco la tranquillità della campagna. Amo viaggiare “on the road” soprattutto nella natura dirompente del Nord America e Canada, dove ho percorso diverse migliaia di km con mia moglie e mio figlio.