Francesco Artibani - Sceneggiatore - Topolino Sito Ufficiale

Francesco Artibani

sceneggiatore
Francesco Artibani
nome

Francesco Artibani

città

Roma

esordio

"Zio Paperone e il viaggio della moneta" pubblicato su Paperino Mese n°148

segni particolari

Autore fra l'altro di alcune storie della saga di "DoubleDuck", "Topolino e gli esploratori del domani", "Zio Paperone e l'ultima avventura"

La passione per i fumetti e i cartoni c’è sempre stata ma per lungo tempo il suo grande sogno era quello di fare il carabiniere a cavallo. Non sapendo assolutamente andare a cavallo la questione si è risolta facilmente. Nato a Roma nel 1968, dove ancora oggi vive e lavora, ha cominciato a pensare di trasformare quella passione in un lavoro frequentando l’Istituto di Stato per la Cinematografia e Televisione, diplomandosi come tecnico del cinema d’animazione. Le storie, prima ancora di scriverle, le disegnava ed è disegnando giorno e notte che ha capito che in realtà era più semplice sceneggiare. La sua collaborazione con la Disney inizia nel 1991 e da allora ha scritto tante storie per il settimanale Topolino, ma anche per riviste come Pikappa, MM, X-Mickey e Witch, creando la serie Kylion e, con sua moglie Katja Centomo le avventure di Monster Allergy. Il fumetto per ragazzi lo frequenta anche fuori dai confini cittadini di Topolinia e Paperopoli, scrivendo moltissime storie per Lupo Alberto e arrivando fino alla Marvel con due miniserie supereroistiche (X-Campus e Young Doctor Strange) e infine realizzando delle serie di avventura e per bambini per il mercato francese. I cartoni animati sono l’altro mondo in cui Artibani lavora dal 1998 e in tutti questi anni ha scritto un gran numero di serie per la televisione, lavorando a queste anche come supervisore e story editor: all’attivo ha Winx Club (con quattro serie e due lungometraggi), Tommy & Oscar, Sopra i tetti di Venezia, Lupo Alberto, Monster Allergy, Pop Pixie, Mostri & Pirati, Le straordinarie avventure di Jules Verne, Spike Team e Il Generale e i Fratellini d’Italia. Malgrado tutto questo vorrebbe scrivere di più perché le storie da raccontare non finiscono mai.