Eta Beta - Topi - Topolino Sito Ufficiale

Eta Beta

Eta Beta
nome

Pluigi Psalomone Pcalibano Psallustio Psemiramide Pluff, detto Eta Beta (in originale Pittisborum Psercy Pystachi Pseter Psersimmon Plummer-Push , detto Eega Beeva)

città

Vive in uno strano mondo futuristico aggiornato al venticinquesimo secolo.

prima apparizione nei fumetti

Nella storia a strisce Mickey Mouse and the man from tomorrow (Eta Beta, l’uomo del 2000) di Bill Walsh e Floyd Gottfredson )

segni particolari

Ingenuo e stravagante, è allergico al denaro e possiede un incredibile gonnellino che contiene centinaia di oggetti.

Predice il futuro, ha un gonnellino dal quale estrae qualsiasi cosa, detesta il denaro e ha uno pstranissimo pdifetto di pronuncia.

Eta Beta è sicuramente il più stravagante e surreale fra gli amici di Topolino... tanto che all'inizio lo stesso Pippo aveva deciso di non credere nella sua esistenza! A partire dal 1943 il geniale Bill Walsh viene affiancato a Floyd Gottfredson nella gestione dell'epopea a strisce di Mickey Mouse, e il risultato è pazzesco: per oltre un decennio Topolino vivrà una girandola di avventure fantasiose e surreali, al limite dell'onirico. È in questa fase che viene affiancato per ben tre anni a Eta Beta, che con le sue follie lo accompagnerà attraverso indimenticabili avventure, prima di tornarsene da dov'è venuto. Ma da dov'è venuto Eta Beta? Negli anni molti lo hanno scambiato per un alieno, mentre altri sapevano che in qualche modo era un uomo del futuro.
La verità probabilmente è che il simpatico Eta Beta viene da un mondo parallelo al nostro, in cui il tempo scorre più in fretta e a cui è possibile accedere solo passando attraverso le viscere della Terra.

Essendo arrivata al venticinquesimo secolo, la sua società si è evoluta diversamente della nostra, trasformando gli esseri umani in stranissimi tecno-cavernicoli. Topolino nel tempo ha ospitato diverse volte Eta Beta, giunto in vacanza nel nostro mondo, e in alcuni casi ha anche ricambiato la cortesia, calandosi nella sua realtà e scoprendo un universo di follie che vanno ben oltre la sua immaginazione.
E ad ogni bizzarria nella quale ha coinvolto il suo amico Topolino, il buon vecchio Eta ha contrapposto la sua serafica flemma, tipica di chi guarda la realtà con la genuinità di un fanciullo.
Non sarà quindi un alieno, ma è il personaggio Disney che meglio di chiunque altro incarna il concetto di alienazione, permettendo quindi ad autori come Walsh e Casty sfogare la loro vena satirica, incoraggiando il lettore a guardare al mondo con distacco. Una curiosità: la "naftalina" che gli vediamo mangiare nelle storie italiane non lo è per davvero: si tratta infatti di kumquat, mandarinetti cinesi in salamoia, considerati all'epoca un po’ troppo esotici per meritare una traduzione fedele.