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Paperoga

Paperoga
nome

Paperoga (in originale, Fethry Duck)

città

Paperopoli (Calisota, USA)

prima apparizione nei fumetti

Nella storia The health nut (Paperino e il fanatico igienista, 1964) di Dick Kinney e Al Hubbard.

segni particolari

Allegro, stravagante e anche un po’ folle, questo papero dagli interessi “alternativi” riesce a sempre a combinare un disastro dopo l’altro, coinvolgendo spesso il cugino Paperino.

Creato negli anni Sessanta da Dick Kinney e Al Hubbard per un ciclo di storie a fumetti americane destinate all'esportazione, Paperoga si aggiunge alla già numerosa famiglia dei paperi, portando tra loro una ventata di novità. Ma c'è novità e novità. E c'è un modo giusto e uno sbagliato di approcciarsi al nuovo che avanza.

Paperoga sceglie quello sui generis, facendosi contagiare da qualsiasi nuova mania o filosofia, abbracciandola totalmente e in maniera acritica. Che si tratti di discipline orientali, estreme filosofie di pensiero, fai-da-te o corsi per corrispondenza che promettono qualifiche in dieci comode lezioni, per Paperoga non c'è differenza. Lui fa tutto, gli piace tutto, crede a tutto, e quel che è peggio, impone tutto ai poveri malcapitati che gli stanno accanto. Spesso è Paperino a farne le spese, quando, cadendo vittima di facili entusiasmi, Paperoga lo coinvolge in attività che si rivelano disastrose.

Ma dopotutto è impossibile volergli male, e malgrado i mille guai che porta con sé anche i suoi peggiori detrattori riconoscono che alla base dei suoi eccessi di entusiasmo ci sia una naturale predisposizione alla positività. Basti pensare che il suo idolo è… Babbo Natale, che lui cerca di omaggiare vestendosi di rosso nella speranza di essere un giorno come lui. Oltre ad essere un personaggio molto amato in Italia, Paperoga ha avuto un successo incredibile anche in Brasile, dove i fumettisti che l'hanno adottato hanno scelto di limare un po' questa sua personalità alternativa a tutti i costi.
Al personaggio è stato dato un nipotino, una fidanzata e una lunga serie di alter-ego, calandolo in contesti narrativi in cui non è più lui la fonte di comicità, bensì le situazioni assurde che si ritrova a dover fronteggiare.
Allo stesso modo Enrico Faccini l’ha reso protagonista di diverse storie completamente mute e surreali, nelle quali può succedere qualunque cosa.

Insomma, la sua stramberia ha finito per contagiare il mondo intorno a lui.