Nonno Bassotto - Paperi - Topolino Sito Ufficiale

Nonno Bassotto

Nonno Bassotto
nome

Bassotto Cuornero, detto Nonno Bassotto (in originale Blackheart Beagle, detto Grandpa Beagle)

città

Roulotte abusiva in periferia di Paperopoli.

prima apparizione nei fumetti

Appare in forma giovanile in The fantastic river race (Zio Paperone e la gara sul fiume, 1957), salvo poi esser ritratto in versione anziana in The money well (Zio Paperone e il pozzo dei soldi, 1958), entrambe di Carl Barks.

segni particolari

Ex pirata fluviale e ladro di grande esperienza, è il capostipite dell’odierna Banda Bassotti. Ad oggi è un nonno arzillo che ha sempre pronto un buon suggerimento per “aiutare” i nipoti Bassotti a escogitare piani criminali. Rude e brontolone, non perde però occasione per fare sfuriate quando falliscono un colpo.

Come ci racconta Carl Barks, nei gloriosi tempi della sua gioventù Nonno Bassotto si faceva chiamare Capitan Bassotto Cuornero e insieme ai suoi figli si divertiva a solcare le fangose acque del Mississippi, dilettandosi in atti di pirateria. Fu in occasione di una disputa con il vecchio Manibuche de’ Paperoni che la sua strada si incrociò per la prima volta con quella della famiglia dei paperi, portandolo faccia a faccia con la sua futura nemesi, il giovane Paperone.
E visto che lo scontro non volse certo a favore dei Bassotti, si convinse che l’unico modo di far crescere i suoi affari, sarebbe stato rimpolpare le fila della famiglia.
I figli lo presero in parola e, disperdendosi ai quattro angoli del globo, misero su quella che è l'attuale Banda Bassotti, l'organizzazione criminale pluriramificata che conosciamo oggi.

Nonno Bassotto si stabilì invece in Calisota e attese il momento giusto per uscire allo scoperto e avere la meglio su quel focoso papero, che anno dopo anno stava mettendo assieme un gruzzolo niente male. Ironia della sorte, però, nella produzione fumettistica italiana il povero Nonno Bassotto ha avuto un destino ben poco glorioso. Caratterizzato da una folta barba bianca e da un cartellino sul petto che riporta la scritta "Grazia", in ossequio alla sua rinomata carriera carceraria, il barbuto capostipite si è ritrovato a vivere in una roulotte, per far da balia alla filiale paperopolese della Banda: un terzetto di sfaccendati ben poco capaci di assecondare i sogni di gloria del loro povero nonnetto.
L'assalto al Deposito di Paperone per Nonno Bassotto rimane quindi una pia illusione, e come se non bastasse questa ossessione gli ha persino tolto il rispetto del resto della Banda, che tende a vederlo più come la pecora nera della famiglia che come il rispettabilissimo patriarca fondatore.